PESCHE CON IL CIOCCOLATO E GLI AMARETTI

PESCHE CON IL CIOCCOLATO E GLI AMARETTI

Amo i pranzi in famiglia, non potrei farne a meno. E’ da quando ero una bambina che non mancano mai le nostre “riunioni”, come le chiama la mia nonna materna, costanti, frequenti, che si festeggi il compleanno di qualcuno oppure no, che sia un giorno festivo oppure no. Ancora adesso, alla bellezza di 85 anni, la nonna ci tiene che si vada da lei, nonostante la mia mamma insista per fare a casa sua per sgravarla dall’impegno oneroso di mettere a tavola una quindicina di persone. Ovviamente lei quasi se ne offende. Dice che la tiene viva… Come se non lo fosse già abbastanza, energica e portentosa com’è, con tutto quello che fa, che se ve lo spiegassi, e ci metterei davvero troppo, non ci credereste. E se si va dalla mamma, il menù è per metà cucinato dalla nonna, che puntualmente all’ora del ritrovo si vede arrivare, col nonno, in casa trafelata con la teglia carica di tortelli appena intiepiditi, ordinando di accendere il forno per tenerli in caldo.

Amo i pranzi in famiglia perchè amo la mia famiglia, ciascuno di loro. Mi piace e mi diverte il fatto che tutte le volte, tra una chiacchiera e l’altra si arrivi ad intavolare discorsi un po’ scottanti, come li chiamo io, per definire i cosiddetti “argomentoni” seri dove ci si scalda e ognuno dice la sua… Almeno uno ci scappa sempre. Tutto sommato, mi piace anche che quasi non ci si riesca a sentire con chi si ha intorno tanto è il chiasso che ciascuno fa essendo in parecchi, o perchè noi tendiamo a tenere un tono di voce piuttosto alto. Mi piacciono le tavolate, mi piace la tavola imbandita, mi piace mangiare bene. E naturalmente nei pranzi in famiglia si mangia sempre bene. Soprattutto quando cucina la nonna.

Un dolce che ha presentato ultimamente sono le pesche ripiene con cioccolato e amaretti. Oh! Le tue pesche col cioccolato, nonna! Alla prima cucchiaiata riconosco quel tripudio di sapori, così tipico, così già gustato tante volte in passato. La domanda nasce spontanea: mi dai la tua ricetta, nonna? Carta e penna alla mano. E parte a spiegare, ovviamente senza le dosi precise, tutto ad occhio, un poco di questo, un poco di quello, gli amaretti, il cacao… E il nonno si intromette nel discorso: mia madre ci metteva anche il cioccolato fondente, poi niente acqua, solo liquore. E prendiamo nota. Dunque, in possesso della ricetta della mia nonna e di qualche informazione di quella della bisnonna Elda, nasce la mia ricetta delle pesche col cioccolato e gli amaretti. Un dessert dal gusto deciso ed aromatico, grazie all’accostamento della dolcezza della pesca all’intensità ed al dolceamaro degli amaretti e del cacao. La lunga e lenta cottura fa sì che le pesche, ricche d’acqua e di zuccheri, caramellizzino e che rilasciando il loro succo unito agli zuccheri degli altri ingredienti, creino un sughetto che è più uno sciroppo. Tutto semplicemente perfetto. Servite questo dolce come dessert di fine pasto in questa stagione, dove le pesche la fanno da padrona, accompagnandolo con un buon vino passito, uno spumante dolce o un vino bianco dolce ed aromatico.

Ingredienti:

5 o 6 pesche a polpa gialla mature

80 g di amaretti

50 g di cioccolato fondente (mezza tavoletta)

2 cucchiai di cacao amaro

2 cucchiai di zucchero

1 uovo

Burro q. b.

Liquore a scelta (Amaretto, Rum, Brandy, Sassolino… Io Baileys)

Procedimento:

Lavate bene le pesche, tagliatele a metà senza sbucciarle, rimuovete il nocciolo, poi con l’aiuto di un cucchiaio scavate un po’ la polpa per ingrandire leggermente la cavità, tenete da parte la polpa ottenuta (più che altro si tratta di succo misto polpa)

Sbriciolate gli amaretti con l’aiuto di un mixer o pestandoli con un batticarne, non devono diventare una farina, ma rimanere granulosi, poi metteteli in una ciotola

Su un tagliere tritate molto finemente il cioccolato ed unitelo agli amaretti

Aggiungete anche il cacao, lo zucchero, l’uovo e la polpa delle pesche

Mescolate tutti gli ingredienti per amalgamarli bene fino ad ottenere un composto omogeneo, ma granuloso

Riempite la cavità delle mezze pesche con un po’ del composto

Adagiate le pesche in una padella o in tegame capienti, versate sul fondo un mezzo biccherino di liquore e cospargete sia il fondo che le pesche di fiocchetti di burro

Coprite con coperchio e cuocete a fiamma bassissima e possibilmente con piastra sottopentola in ghisa (a mio parere quasi indispensabile per le cotture lente perchè riduce la probabilità che il cibo si attacchi) per almeno un’ora e mezza, ma anche di più: le pesche cuocendo butteranno fuori la loro acqua che unendosi agli altri ingredienti andrà a formare un sughetto squisito, basta che controlliate di tanto in tanto che sul fondo ci sia sempre del liquido, io le ho cotte per 2 ore e mezza abbondanti e il liquido, invece che calare, aumentava sempre più

Spegnete il fuoco e lasciate riposare ed intiepidire appena

Al momento di servire, mettete in una coppa o in una ciotolina da dessert una o due mezze pesche per persona, irrorandole con il loro delizioso sughetto di cottura



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